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Linux per vecchi computer

Le distribuzioni linux per i computer più datati, quelli con poca memoria, poco spazio su disco ma nessuna voglia di finire nella spazzatura
Le distribuzioni linux per i computer più datati, quelli con poca memoria, poco spazio su disco ma nessuna voglia di finire nella spazzatura
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Con il progresso tecnologico che procede senza arrestarsi, le potenzialità offerte dai computer aumentano costantemente. Nonostante ciò sono ancora molto diffusi computer datati, forniti magari di pochi MB di memoria RAM, dischi fissi che non superano i 10 GB, e processori che non offrono le stesse potenzialità dei modelli più recenti. In questo articolo vedremo quali sono alcune delle più complete soluzioni per mettere a punto un computer funzionale utilizzando hardware vecchio anche di diversi anni, sfruttando le poche risorse a disposizione.

Absolute Linux

La prima distribuzione GNU/Linux che trattiamo è Absolute Linux: si tratta di una distro derivata dalla celeberrima Slackware, destinata a processori i686 e simili, ed orientata ad un utilizzo nel settore desktop. È piuttosto leggera, ed offre un ottimo livello di compatibilità con la distribuzione da cui deriva: in questo modo è possibile utilizzare pacchetti per Slackware anche con Absolute Linux. Nonostante sia molto leggera e funzionale, presenta tutte le caratteristiche più importanti delle altre principali distro Linux, motivo per cui rappresenta una valida soluzione anche con macchine più recenti. L'elenco dei pacchetti inclusi, infatti, risulta piuttosto corposo, e questi ultimi sono costantemente aggiornati dal team di sviluppo di Absolute Linux.

L'ultima versione disponibile, la 13.0.1, è stata rilasciata verso la metà del mese di Settembre, ed ha introdotto la correzione di numerosi bug che affliggevano la distribuzione. L'immagine ISO pesa circa 700 MB, e l'installazione risulta piuttosto rapida; per semplificare tale processo è disponibile anche una guida dettagliata che segue l'utente passo dopo passo nell'installazione della distribuzione. Tra le caratteristiche più interessanti di Absolute Linux, inoltre, troviamo un pannello di controllo ben realizzato e che offre la possibilità di gestire comodamente tramite un'interfaccia grafica la maggior parte degli aspetti del sistema operativo.

Fluxbuntu

L'elenco delle distribuzioni derivate da Ubuntu sembra ormai senza fine, e ce n'è davvero per tutti i gusti: Fluxbuntu, ad esempio, è una versione notevolmente alleggerita della celebre distribuzione Linux per esseri umani, grazie soprattutto alla sostituzione dell'ambiente desktop GNOME, certamente non il massimo per risparmiare risorse sulla propria macchina, a favore di Fluxbox, molto più leggero e meno bisognoso di risorse. Per il suo funzionamento, infatti, Fluxbuntu necessita di soli 96 MB di memoria RAM per la modalità Live CD e 128 MB per la versione tradizionale, supportati da un processore con frequenza almeno pari a 1000 MHz. Insieme al sistema operativo vengono forniti alcuni dei principali software per svolgere tutte le più comuni attività, dalla realizzazione e modifica di testi, alla navigazione in Internet, dalla riproduzione di file multimediali alla comunicazione tramite la rete.

Figura 1: Il desktop di FluxubuntuIl desktop di Fluxubuntu

Nonostante Ubuntu sia giunta ormai alla versione 9.04 e si appresta ad un nuovo rilascio, gli sviluppatori Fluxbuntu sono fermi alla versione 7.10, ancora allo stadio di Release Candidate, anche se esistono rami di sviluppo della versione 8.10 e 9.04 ancora in piena fase di test e sconsigliati per un utilizzo quotidiano.

PapugLinux

PapugLinux è una distribuzione in formato Live CD, dal peso di soli 200 MB, utilizzabile anche tramite una penna USB per ottenere un sistema operativo sempre utilizzabile con la possibilità di salvare file ed impostazioni personali. Le applicazioni distribuite insieme a PapugLinux sono diverse: il kernel alla base del sistema operativo è in versione 2.6, e il server grafico X.Org fa la sua comparsa con l'edizione 7.2. Per la navigazione in Internet è disponibile Mozilla Firefox 3.0.5, per la gestione dei CD/DVD c'è Graveman, mentre per comunicare tramite Internet e realizzare documenti di testo sono disponibili rispettivamente Pidgin e AbiWord. Il gestore delle finestre utilizzato è Fluxbox, che come già visto per Fluxbuntu offre ottime prestazioni e funzionalità degne di nota. La lista dei pacchetti inclusi non si ferma qui: l'elenco è ancora molto vasto, e sono disponibili applicazioni per tutte le esigenze, rendendo dunque PapugLinux un'ottima distribuzione. Alla sua base, inoltre, vi è l'affidabilità di Gentoo, da cui deriva.

Figura 2: Il desktop di PapugLinux
l desktop di PapugLinux

Toutou Linux

Toutou Linux è una distribuzione basata su Puppy Linux, altra distro Linux estremamente leggera e versatile, di cui eredita la semplicità e la rapidità di esecuzione, aggiungendoci un tocco di usabilità per gli utenti Linux meno esperti, risultando dunque una delle soluzioni con il più ampio ventaglio di possibili utenti. Il progetto è nato in Francia, ed in fatti l'intero sistema operativo è disponibile esclusivamente in lingua francese: per chi non ha problemi con tale lingua, Toutou Linux può essere un ottimo modo per ridare vita al proprio hardware inutilizzato, in quanto riesce a sfruttare a pieno anche ambienti operativi con pochissime risorse. Anche in questo caso il parco software con cui è rilasciata Toutou Linux è sufficientemente ampio da poter soddisfare le esigenze di tutti, ed inoltre i pacchetti risultano essere aggiornati con regolare frequenza.

Figura 3: Il desktop di Toutou LinuxIl desktop di Toutou Linux

U-lite

Chiudiamo questa carrellata sulle distribuzioni più leggere per rimettere in vita hardware vecchio con U-lite, precedentemente nota come Ubuntulite: come è possibile intuire sin da subito, U-lite è una distribuzione basata su Ubuntu, da cui si differenzia per l'ambiente desktop LXDE, molto simile al tradizionale GNOME ma più leggero.

Figura 4: Il desktop di U-lite
il desktop di U-lite

Lo scopo di questa distribuzione è quello di poter ottenere tutti i vantaggi di una distribuzione importante come Ubuntu anche con macchine non particolarmente veloci, e bisogna sottolineare come riesca egregiamente nel suo compito. I repository utilizzati per l'installazione dei pacchetti sono quelli classici di Ubuntu, con l'aggiunta di alcuni appositi di U-lite che contengono alcune patch e aggiornamenti.

Se da un lato sono state lasciate applicazioni come Firefox e Thunderbird, dall'altro si è preferito passare ad alternative più leggere ai più comuni software: GNOME Office, infatti, la suite per l'ufficio predefinita, e diverse altre applicazioni sono state sostituite. I requisiti minimi richiesti da U-lite sono 96 MB di memoria RAM ed un processore con una frequenza pari o superiore ai 300 MHz. Configurazioni inferiori sono comunque supportate, ma quelle appena citate sono le caratteristiche minime per poter utilizzare U-lite in maniera scorrevole e senza intoppi.

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