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Amministrare Linux con Webmin

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Spesso l'approccio a un nuovo sistema operativo può essere alquanto difficoltoso, soprattutto se si tratta di qualcosa con cui non si ha mai avuto a che fare. Da qui ad esempio il timore per molti anche solo di "provare" Linux. Inoltre la visione delle cose, spesso completamente diversa rispetto ai sistemi Microsoft, non aiuta in questo senso. Ne è un esempio l'amministrazione di sistema per la quale spesso è necessario ricorrere all'"inusuale" (per chi è abituato a fare qualsiasi cosa tramite interfaccia grafica) console.

Che questo sia un bene o un male è piuttosto soggettivo (personalmente credo che la configurazione tramite file di testo sia quella che permette un maggiore controllo, correzione di eventuali errori e personalizzazione). Sono nati comunque già da diversi anni molti progetti per dare agli utenti Linux (e a tutti gli Unix in generale) la possibilità di amministrare il proprio sistema operativo utilizzando esclusivamente le interfacce grafiche. E anche le moderne distribuzioni spesso si differenziano le une dalle altre proprio per i tool (grafici e non) aggiuntivi per rendere più agevole l'uso di Linux.

Uno dei progetti più seguiti e maturi in questo senso è Webmin, un sistema modulare per la configurazione di tutte le sfaccettature del proprio OS. Per questo sistema di gestione viene semplicemente utilizzato il Web, per cui l'unica cosa di cui si ha bisogno è un browser, sia esso testuale (come lynx o links) oppure grafico (come il classico Mozilla, Galeon, Konqueror o Netscape).

La sua struttura client-server consente agevolmente l'amministrazione da remoto. Il motore di Webmin è un piccolo webserver (sostituibile tra l'altro da Apache, qualora fosse già presente) che utilizza degli script CGI scritti in perl che si occupano della configurazione del sistema. Questo tipo di approccio rende particolarmente modulare questo programma consentendo di "espanderelo" agevolmente utilizzando dei moduli esterni, alcuni sviluppati direttamente dal team di Webmin (acquisito recentemente da Caldera) altri da terze parti.

Caldera OpenLinux eDesktop 2.4 utilizza infatti questo tool (che è sotto licenza BSD) per l'amministrazione dell'intero sistema operativo. Il suo utilizzo porta ovviamente numerosi vantaggi, ma ad essi si accompagnano anche potenziali e pericolose falle di sicurezza. Questa struttura client-server mette potenzialmente (qualora ci fossero le condizioni causate da bug) il sistema nelle mani di malintenzionati, e nel corso della sua storia webmin ha più volte corso questo rischio. Questo è uno dei possibili risvolti negativi dovuti all'affidarsi a un approccio del genere per l'amministrazione di sistema.

L'interfaccia è molto intuitiva e consente anche di autenticarsi tramite SSL per ridurre al minimo i rischi dovuti alla trasmissione in chiaro su Internet delle password. Una volta autenticatisi (di default è attivo l'account di root), il menu che ci si apre davanti è molto semplice. Da questo è possibile selezionare un sottomenu (ad esempio uno tra Webmin, System, Servers, Hardware e Others).

Webmin non trascura nessun lato dell'amministrazione di sistema. È possibile infatti configurare praticamente tutti i server più comuni e i parametri di sistema, oppure addirittura masterizzare dei CDROM o configurare un firewall e ovviamente scegliere le impostazioni per lo stesso Webmin.

L'installazione è molto semplice. È possibile scaricare un pacchetto precompilato (RPM o DEB) e averlo pronto senza un'eccessiva perdita di tempo, oppure usare i sorgenti (bisognerà lanciare il comando ./setup.sh dopo aver scaricato e scompattato il pacchetto .tar.gz).

Webmin è reperibile presso il sito internet http://www.webmin.com. I moduli disponibili per questo programma sono veramente tantissimi: il sito di riferimento in questo senso è http://webmin.thirdpartymodules.com.

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